Facciamo un po’ di chiarezza su “REVISIONE” e “POLITICHE DI SOSTEGNO AGLI AGRICOLTORI PER IL RINNOVO DEL PARCO MACCHINE OBSOLETO”

In questi giorni sono uscite varie notizie relative al nuovo PNRR ed alle cifre stanziate per l’INNOVAZIONE E MECCANIZZAZIONE NEL SETTORE AGRICOLO ed altre sulla possibilità che il decreto attuativo sulla legge della revisione possa essere emanato.
Come sapete, i due temi sono tra quelli da sempre affrontati nelle “battaglie” che hanno visto in prima fila UNACMA da molti anni, ci teniamo ad esprimere anche il nostro pensiero per aiutarvi a farvi un’idea di cosa stia attualmente accadendo.

Per quanto riguarda il RINNOVO DEL PARCO MACCHINE OBSOLETO (riteniamo si debba partire da quelle che hanno più di 25 anni e quindi prodotte prima del 1996) nel PNRR redatto dal Governo e presentato a Bruxelles il 30/4/2021, sono stati programmati 500 Milioni €, di cui una parte sarà destinata ad “INNOVAZIONE E MECCANIZZAZIONE AGRICOLA”, ed un’altra, alla “INNOVAZIONE NEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE, STOCCAGGIO E CONFEZIONAMENTO DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA”.
“In questo momento – ci dice il nostro segretario generale Gianni Di Nardo – non sappiamo ancora quanto della cifra stanziata andrà al primo ambito d’intervento e quanto al secondo. Sicuramente la filiera dell’Olio EVO darà battaglia per ottenere il massimo dello stanziamento.
Riteniamo che avendo i commercianti, i costruttori ed alcune associazioni di agricoltori presentato proposte concrete per il rinnovo del Parco Macchine Obsoleto, in ottica di sostenibilità ambientale e di aumento della sicurezza in agricoltura, dovremmo far sentire una voce forte e concorde per ottenere il massimo stanziamento in questo settore. Il problema dell’obsolescenza del parco macchine agricole italiano è talmente grande, che se si cominciasse a far uscire dal ciclo produttivo i trattori con più di 25 anni, con un forte investimento dello Stato, impiegheremmo comunque almeno 65 anni per rinnovarlo completamente  (stando ai numeri di immatricolazioni che abbiamo registrato relativamente agli ultimi 10 anni).

È dunque questo il momento decisivo per cominciare a far sentire la nostra voce unita – aggiunge il Presidente Roberto Rinaldin – proprio per entrare nei dettagli dell’utilizzo degli stanziamenti che peraltro non possono prevedere, ad esempio, modalità come il click day perché inadatto per chi farà acquisti, togliendo dal ciclo produttivo i propri vecchi trattori, nel corso dell’anno e quindi sarà utile adottare procedure diverse orientate alla massima semplificazione..

Per quanto riguarda la REVISIONE, invece, la situazione è praticamente ferma. Stiamo tutti aspettando un decreto attuativo da quasi 6 anni. Il Decreto attuativo dovrà dire come si effettuerà la Revisione, chi la farà, con quali attrezzature e soprattutto quando si farà. Il documento, a cui sta lavorando da circa un anno una commissione costituita da funzionari del Ministero dei trasporti, del Ministero dell’Agricoltura e dell’INAIL, dovrebbe essere pronto ma ci continuiamo a chiedere perché non “esce”. Questo documento riteniamo che possa bloccare chi invece punta a ulteriori proroghe che porterebbero, per ora, allo slittamento della Revisione al 2025/2026.

Speriamo che questo governo compia gli atti giusti e necessari per non far rimandare oltre questa attività che ci pone come fanalino di coda in Europa.
In ogni caso, se anche gli agricoltori fossero pronti per far passare la revisione ai propri mezzi, le officine dovranno fare degli appositi corsi sulla sicurezza delle macchine agricole, sulla sicurezza delle officine e poi sulle modalità per preparare le macchine alla revisione stessa. Poi le officine che vorranno effettuare le Revisioni presso le loro aziende, dovranno acquistare apposite attrezzature e preparare gli spazi dove i tecnici della motorizzazione potranno effettuare i controlli. Tutte queste attività, per quanto si andrà di corsa, comporteranno almeno due anni pieni di formazione e preparazione delle officine.
Con un po’ di lungimiranza molti nostri associati hanno già effettuato alcuni corsi sulla sicurezza, organizzati da UNACMA, tenuti da formatori INAIL presso le sedi INAIL ed attestati dalla stessa INAIL; quindi dovranno, probabilmente, effettuare soltanto un corso specifico per la revisione.
Ma abbiamo fatto di più!
Abbiamo costituito un NETWORK di officine che puntano all’eccellenza, le UNACMA ROC – Rete Officine Certificate, che si candideranno ad essere scelte tra le officine che potranno effettuare la revisione. Le condizioni di appartenenza al Network UNACMA ROC sono già talmente stringenti che, quando si tratterà di scegliere, con ogni probabilità, sarà facile capire chi è realmente pronto.

Share This