Il 21 marzo 2024, si è tenuta presso la Commissione Agricoltura della Camera un’audizione sul tema “Problematiche del settore Agromeccanico”, convocata dal presidente Comagri, on. Mirco Carloni. Vi hanno preso parte CAI Agromec, Uncai e tutte le rappresentanze del mondo agricolo: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle cooperative.
Unanime il coro che ha riconosciuto il ruolo fondamentale nello sviluppo dell’agricoltura Italiana delle imprese agromeccaniche quali soggetti fondamentali nel comparto agricolo, grazie all’apporto delle tecnologie altamente innovative che esse possono fornire.
«Abbiamo raffigurato, e ringrazio personalmente l’on. Mirco Carloni e i componenti della Comagri per l’opportunità – sottolinea Gianni Dalla Bernardina, presidente di CAI Agromec (l’unione delle associazioni a cui aderiscono le imprese di meccanizzazione agricola, agromeccaniche, che svolgono l’attività̀ di contoterzismo), – e per l’importanza di ricomprendere l’imprenditore Agromeccanico nell’ambito dell’agricoltura, con un pieno riconoscimento giuridico, senza trasformarlo in imprenditore agricolo, ma prevedendone una “equiparazione”».
Rimarcata anche la necessità, da parte di Cai Agromec e Uncai, d’istituire un Albo nazionale delle imprese che esercitano attività Agromeccanica, in grado di certificare la professionalità e la regolarità di tutte le imprese che erogano in qualsiasi forma questi servizi. «Questo strumento – prosegue Dalla Bernardina – potrà fornire garanzie alle aziende agricole clienti, oltre a uno spaccato reale e completo della categoria, a enti e amministrazioni, così da poter intraprendere azioni e politiche di sviluppo mirate».
“È nell’interesse sia degli agricoltori sia dei contoterzisti riformare il sistema Agromeccanico, infondendovi maggiore trasparenza e professionalità” dice Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI l’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali, che continua: “La sfida dell’innovazione tecnologica può essere vinta solo attraverso una collaborazione sinergica tra le due parti. La creazione dell’Albo degli Agromeccanici nazionale rappresenta lo strumento cardine per questa razionalizzazione, garantendo la qualità e la professionalità dei servizi Agromeccanici offerti”, conclude il presidente di Uncai.
La seduta si è conclusa con un impegno dei presenti ad operare collegialmente per fornire agli agromeccanici le basi normative auspicate.