Si è appena concluso l’appuntamento annuale con il “Climmar Congress” che, ogni anno, invita tutti i presidenti delle nazioni aderenti, a presenziare riportando il quadro generale della situazione economica e politica della propria nazione.
Il Climmar, fondato nel 1953, è la rete di distributori internazionali associazioni nazionali nel settore delle macchine e attrezzature agricole e da giardino, il presidente è Roberto Rinaldin.
Obiettivo primario della rete è quella di fare sinergia e sviluppare soluzioni a supporto delle attività dei dealer che vadano al di fuori delle peculiarità territoriali di ciascun stato, derivante dall’esigenza di costituire una forza di rappresentanza sempre più consistente che sia presente ai tavoli istituzionali e nelle sedi di decisione politica. L’anno scorso a Budapest era stato attivato il primo working group relativamente al mondo garden, di cui Italia è stata la capogruppo.
In questo anno, il gruppo ha avuto come primo obiettivo quello di comprendere a livello europeo, quali temi sono importanti per i dealer, trasversali tra i paesi partecipanti.
Per realizzare questo obiettivo, il gruppo, composto da Italia, Germania, Danimarca, Uk e Belgio, ha inviato un questionario DSI (Dealer Satisfaction Index) a ciascun dealer presente sul territorio.
Dai primi dati, che verranno confermati o meno da un altro invio che avverrà nei primi mesi del 2024, emerge in modo evidente la preoccupazione dei dealer in merito al tema marginalità, al tema formazione tecnica e al tema gestione delle garanzie.
Le attività che il gruppo di lavoro si appresterà a concretizzare, potranno essere raggiunte solo grazie al lavoro congiunto con i produttori dei macchinari sia a livello Italiano, con la collaborazione già presente tra Federacma e Comagarden, sia a livello europeo prendendo contatti con la European Garden Machinery Federation, portavoce degli interessi delle industrie costruttrici europee di macchine per il giardinaggio principalmente nei confronti delle istituzioni comunitarie.
In alcuni stati Europei l’attenzione alla formazione tecnica è molto spinta. Sono stati creati percorsi di studio mirati a rendere i tecnici del futuro preparati con un giusto mix di studio in aula e pratica presso i concessionari. Come Italia, siamo entrati a far parte di questo gruppo di lavoro in modo da agevolare lo scambio tra stati nell’ottica di migliorare la qualità della nostra formazione.
ante la seconda giornata del convegno, ciascun membro delegato, ha mostrato la fotografia del proprio stato, il trend di mercato e le attività svolte nei loro territori competenti.
E’ stato un momento di condivisione importante. Fatte salve le differenze territoriali, si rilevano tematiche ricorrenti relative al 2023 che trovano accordo generale: la marginalità, la difficoltà nel bilanciamento domanda/offerta, tassi di inflazioni alti, stock nei magazzini. Sicuramente il 2024 sarà un anno sfidante da affrontare.
Il prossimo incontro si terrà a Bruxelles per il meeting di primavera.